Cosa sono le categorie catastali?
Ancora oggi, dopo ben 80 anni, le categorie catastali degli immobili permettono di classificarli in base alle relative caratteristiche.
Le categorie catastali sono state infatti introdotte già nel Decreto Regio del 13 aprile 1939, n.652, rubricato "Accertamento generale dei fabbricati urbani, rivalutazione del relativo reddito e formazione del nuovo catasto edilizio urbano".
Ciò permette di definire la rendita catastale e calcolare il reddito imponibile secondo tassazione. Tutto ciò si è reso sempre più utile con l’introduzione di tasse come l’IMU, la creazione di nuovi contratti per la vendita e la locazione e il recente Superbonus 110%. Ognuna di queste operazioni richiede di conoscere la rendita catastale dell’immobile in questione e quindi rende indispensabile conoscere le categorie e classi catastali.
Elenco delle categorie catastali in Italia
Per affrontare in maniera esaustiva questo argomento e capire come si interseca con il reddito catastale, è necessario conoscere tutte le categorie e classi catastali presenti in Italia e le rispettive caratteristiche. In Italia esistono gruppi che vanno dalla A alla F e che identificano gli immobili secondo la loro destinazione d’uso.
Le categorie catastali A, B e C racchiudono gli immobili ad uso ordinario, rispettivamente del settore residenziale, ad uso urbano e del settore terziario. Per esempio, ipotizzando di fare una visura catastale di un magazzino atto a deposito di merci, questo si troverà all’interno della categoria catastale C2. Allo stesso modo, se si vuole acquistare una abitazione di tipo rurale nella provincia di Monza e Brianza, basterà andare al rispettivo ufficio del Catasto per trovarne l’ubicazione in classe A6.
L’elenco delle categorie catastali D, E ed F riguarda invece immobili a destinazione speciale. Quelli del gruppo D sono le grandi strutture produttive (per esempio fabbriche, ma anche centri commerciali, ospedali, banche); le categorie catastali dei fabbricati del gruppo E riguardano attività pubbliche o di culto; il gruppo F infine è quello degli immobili a categoria catastale fittizia.
Quest’ultima è tra le più complesse e articolate perché prevede un’assegnazione provvisoria prima che l’immobile o il terreno acquisisca la sua categoria catastale definitiva. Per esempio, una unità in corso di costruzione in provincia di Novara farà parte del gruppo F3, per ottenere poi la sua categoria specifica una volta terminata la costruzione e stabilito l’uso dell’immobile.
Le categorie catastali più importanti e le loro caratteristiche
Quando si tratta di acquistare o vendere immobili, si parla spesso di categorie catastali del gruppo A, quelle di tipo residenziale. All’interno di questo ampio gruppo sono presenti tutte le unità abitative, da quelle di lusso come ville e castelli a quelle popolari, dagli edifici di valore storico a quelli rurali.
Conoscerne nel dettaglio le caratteristiche permette di valutare con estrema precisione la convenienza di un eventuale acquisto, oppure di calcolare come cambierebbe la rendita e la tassazione sull’immobile effettuando dei lavori di ampliamento o di ristrutturazione.
A cosa serve conoscere la tabella delle categorie catastali?
Quando si decide di vendere o acquistare un immobile, è importante conoscerne la rendita catastale. Come abbiamo detto, questa incide sia sul valore dello stesso che sulle tasse a cui il proprietario verrà sottoposto. Effettuare un’operazione di compravendita prevede sempre una visita all’ufficio del Catasto oppure l’uso del servizio di catasto online. In questa maniera si scopre facilmente il valore dell’immobile, ma anche la presenza di eventuali ipoteche sulla casa o di procedimenti giudiziari in atto.
Il valore catastale di un immobile può cambiare nel tempo (per esempio con lo svolgimento di lavori di ampliamento, o laddove possibile con l’aggiunta di stalle, rimesse, scuderie, giardini). Quando si acquista una casa, effettuare una veloce ricerca dei documenti catastali presenti su quell’immobile è una sicurezza in più per conoscerne l’esatto valore e procedere a una compravendita trasparente.
Come conoscere le categorie catastali degli immobili
Basta fare una visita alla Conservatoria o all’ufficio del Catasto della rispettiva provincia. Anche se l’immobile si trova fuori dalla provincia, ad eccezione dei territori del Trentino Alto Adige, l’ufficio di Conservatoria è tenuto a fornire i documenti richiesti. Così, per esempio, si può ottenere la visura catastale di un casale in Monferrato anche dal Catasto di Milano.
Ancora più semplice, per chi vuole evitare file e attese, è l’operazione di catasto online effettuata da catastosemplice.it per le province di Milano, Varese, Como, Lecco, Monza e Brianza, Novara e Verbania Cusio Ossola. In questo caso basta compilare l’apposito form con le informazioni necessarie:
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l’indirizzo dell’immobile;
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il nome e cognome del proprietario;
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il suo codice fiscale.
In poco tempo, direttamente online, si otterranno tutte le informazioni relative all’immobile. Di quale delle categorie catastali fa parte, qual è la sua planimetria, se sono state apposte delle ipoteche o se ci sono cause giudiziarie pendenti. Questo permetterà un giudizio più chiaro sull’immobile che si intende acquistare, quanto potrebbe valere e a quali tipologie di tassazione può essere sottoposto il proprietario. Si tratta quindi di un’operazione veloce, semplice ed economica che può portare un enorme vantaggio al futuro acquirente.