Guida al calcolo IMU
Il calcolo del valore dell’IMU è indispensabile per adempiere al pagamento dell’acconto, la cui scadenza è fissata per metà Giugno. Se non hai ancora compiuto i passi necessari a calcolare il valore dell’IMU dovuta sulle tue proprietà, è tempo di correre ai ripari. Qui ti presenteremo una breve guida su come calcolare l’acconto da pagare in questa prima tranche.
Indice dei contenuti:
- Come si calcola l’IMU?
- Come cambia il calcolo dell’IMU seconda casa rispetto alla prima
- Agevolazioni sul calcolo dell’IMU
Partiamo dalle scadenze: il calcolo dell’IMU serve a stabilire quanto dovrai pagare nella prima rata, che scade a metà giugno, e nella seconda che ha scadenza a metà Dicembre. Qualora lo volessi, è possibile pagare l’imposta in un’unica soluzione, necessariamente entro metà giugno.
Come si calcola l’IMU?
Per la prima rata, è possibile calcolare l’IMU in base alle aliquote stabilite dal Comune l’anno precedente. Bisognerà quindi che tu consideri le aliquote del Comune in cui si trova il tuo immobile riferite a quel periodo. Al momento del saldo della seconda rata, a Dicembre, ti verrà chiesto un eventuale conguaglio nel caso in cui fossero cambiate nel frattempo.
Per il calcolo del valore IMU prima rata è necessario avere quindi sotto mano:
- la rendita catastale dell’immobile,
- il coefficiente,
- l’aliquota stabilita dal Comune relativa all’anno precedente.
Il cosiddetto “coefficiente” si basa sulla categoria catastale del tuo immobile e si calcola secondo la seguente tabella:
Se non hai la certezza di quale sia il coefficiente relativo all’immobile per il quale stai facendo il calcolo dell’IMU, prova a leggere la nostra guida alle categorie catastali. Una volta scoperto questo tassello mancante, l’operazione da svolgere è la seguente:
Rendita catastale + 5% x Coefficiente catastale
Con questa formula otterrai la base imponibile IMU, ovvero quella che corrisponde alla prima rata da pagare entro metà giugno.
Rendita catastale IMU
Ottieni la rendita catastale di un immobile (ricerca er immobile) o di tutti gli immobili intestati ad una persona (ricerca per soggetto)
Come cambia il calcolo dell’IMU seconda casa rispetto alla prima
Nella maggior parte dei simulatori di calcolo dell’IMU, ti viene chiesto di spuntare la casella “prima abitazione”, oppure di lasciarla in bianco se quella per cui stai calcolando l’imposta non è la tua prima casa. Questo perché il calcolo del valore dell’IMU cambia sensibilmente nei due casi.
Ricorda che per essere considerato “prima casa” un immobile deve essere quello in cui hai la residenza.
Infatti, oltre a quelle stabilite dal comune, vengono considerate anche le aliquote base previste per legge, che corrispondono a:
- aliquota ridotta al 4 per mille nel calcolo IMU per la prima casa,
- aliquota ridotta al 2 per mille per i fabbricati rurali strumentali,
- aliquota ordinaria al 7,6 per mille in tutti gli altri casi, compreso il calcolo IMU seconda casa.
Alla detrazione fissa, in caso di calcolo dell’IMU prima casa, si vanno a sommare eventuali altre agevolazioni previste sul tuo immobile.
Agevolazioni sul calcolo dell’IMU
Quando si calcola l’IMU vanno prese in considerazione delle agevolazioni che potrebbero ridurre l’importo complessivo dovuto. Ecco alcuni esempi:
- il calcolo dell’IMU, o meglio della base imponibile, è ridotto del 50% per edifici di interesse storico o artistico.
- lo stesso “sconto” sul calcolo dell’IMU è relativo a fabbricati inagibili o inabitabili.
- anche il comodato d’uso gratuito tra genitori e figli riduce di metà la base imponibile.
- le abitazioni in affitto con contratto a canone concordato ottengono uno sconto al 75% dell’aliquota stabilita dal Comune.
- va ricordato anche che il calcolo dell’IMU è relativo all’anno precedente e proporzionale ai mesi in cui si è stati proprietari dell’immobile. Quindi, per esempio, se si è ricevuto un immobile in eredità a metà aprile, il calcolo prevederà solo i mesi da maggio in poi.
- altre esenzioni riguardano chi è in pensione e vive all’estero.