Imposta ipotecaria e catastale: cosa sono e quando sono dovute
Il trasferimento di un immobile prevede sempre il pagamento di alcune imposte, dette tassa ipotecaria o imposta ipotecaria e catastale. Qui spieghiamo di cosa si tratta e in quali casi vanno pagate.
Quando un bene immobile subisce una qualsiasi variazione, è necessario pagare la relativa imposta ipotecaria e catastale. Ciò avviene anche nel triste caso in cui un proprio caro venga a mancare: in questa occasione si parla di tassa ipotecaria di successione. Nonostante l’innegabile dolore dovuto alla perdita, è bene conoscere e mettere in pratica tutti gli adempimenti fiscali necessari al momento del decesso di un proprio caro.
La legge prevede un piccolo aiuto nel superamento del lutto con la possibilità di aprire la denuncia di successione (e quindi i successivi passaggi, compreso il pagamento dell’imposta ipotecaria) entro un anno dal decesso del proprio congiunto. Ciononostante, è sempre bene che i parenti più prossimi si prodighino il prima possibile per risolvere le piccole beghe burocratiche e accelerare la pratica di successione.
Imposta ipotecaria e catastale, cosa sono?
Si parla di imposta o tassa ipotecaria in ogni momento in cui si debba registrare un atto ufficiale presso gli uffici pubblici immobiliari. Ciò significa che è un’imposta ipotecaria quella della successione, ma anche quella di una donazione o di una vendita. Per imposta catastale invece si intende quella cifra da versare nel caso di una voltura catastale in seguito a successioni, donazioni e cessioni. Il decesso di un proprio caro che lascia in eredità dei beni immobili, quindi, prevede il pagamento di entrambe.
Il primo passo da compiere è effettuare la denuncia di successione entro un anno dal decesso. Va ricordato che la denuncia di successione serve unicamente a fini fiscali per poter procedere con le pratiche ereditarie, e non corrisponde all’accettazione di eredità.
Cosa succede quando si riceve in eredità un bene immobile
Se il defunto lascia in eredità uno o più beni immobili, per gli eredi è il momento di fare un calcolo dell’imposta ipotecaria e catastale. Queste corrispondono a specifiche percentuali sul valore dell’immobile presente nel lascito, e vanno calcolate con l’aiuto di un consulente fiscale.
Gli eredi possono anche effettuare il calcolo dell’imposta ipotecaria da soli, se conoscono già il valore catastale dell’immobile o degli immobili. In questo caso, bastano poche cifre per arrivare a calcolare il totale da pagare. La tassa ipotecaria corrisponde infatti al 2% del valore dell’immobile, mentre l’imposta catastale all’1% dello stesso.
C’è però un piccolo particolare a cui prestare attenzione: quando si calcolano l’imposta ipotecaria e catastale di successione il minimo da pagare sono 200€, indipendentemente dalla percentuale calcolata. Facciamo un esempio. Se il valore catastale dell’immobile inserito in successione fosse di 5.000€, l’imposta ipotecaria dovrebbe essere di 100€ e quella catastale di 50€. L’Agenzia delle Entrate ha però stabilito il limite minimo a 200€, quindi questo sarà il totale da versare.
Eccezioni e documenti per calcolare la tassa ipotecaria e catastale
L’Agenzia delle Entrate ha anche specificato che il calcolo dell’imposta ipotecaria e catastale è pari a zero in particolari condizioni, ovvero quando la variazione catastale riguarda volture effettuate nell’interesse dello Stato e trasferimenti a titolo gratuito a favore di Stato, Regioni, Province, Comuni, enti pubblici, fondazioni, associazioni legalmente riconosciute aventi finalità di pubblica utilità e Onlus.
In tutti gli altri casi, gli eredi possono rivolgersi all’Agenzia delle Entrate oppure a un servizio online per effettuare i calcoli in maniera precisa e snellire le pratiche di successione. Per esempio, se non si conosce perfettamente il valore dell’immobile, si può richiedere una rendita catastale online. Questa consiste nella rendita aggiornata di un immobile, attraverso la quale si possono calcolare le famose percentuali per il pagamento dell’imposta ipotecaria e catastale di successione.
Nel caso in cui ci siano state molte variazioni e la proprietà o il valore dell’immobile fossero in dubbio, un ulteriore passo da compiere è la richiesta di una visura catastale: qui si troveranno tutti gli atti, le variazioni e le trascrizioni, iscrizioni, rinnovi, cancellazioni e annotazioni relative a quell’immobile.
Come ottenere tutti questi documenti online?
Catasto Semplice permette di ottenere gli atti catastali relativi agli immobili che si trovano sul territorio nazionale e con pochi click e una cifra irrisoria si possono avere tutti i documenti catastali e gli atti notarili necessari a procedere con le pratiche di successione.
In questo modo, anche eventuali eredi che si trovano fisicamente lontano dall’immobile ottenuto in successione possono controllare ogni dettaglio catastale e assicurarsi che l’imposta ipotecaria e catastale di successione pagate vengano calcolate correttamente. Per avere una visura catastale bastano poche informazioni, come:
- l’indirizzo dell’immobile o degli immobili ottenuti in successione;
- i dati catastali relativi.
Nel caso in cui questi ultimi non siano conosciuti o disponibili si può richiedere, a un prezzo leggermente più alto, una visura catastale per indirizzo.