Il frazionamento immobile è un passo fondamentale per chi desidera suddividere una proprietà in più unità indipendenti, sia per esigenze familiari che per investimenti immobiliari. Dopo l’approvazione comunale, è essenziale aggiornare i dati catastali per rendere ufficiale la modifica e garantire la conformità con le normative vigenti. Attraverso il DOCFA, ogni nuova unità ottiene un subalterno e una rendita catastale aggiornata, influenzando imposte e gestione patrimoniale. Affidarsi a professionisti esperti semplifica il processo, evitando errori e complicazioni burocratiche. Scopri come gestire la pratica catastale in modo rapido e sicuro.
Una volta ottenuta l’approvazione comunale per il frazionamento immobile, è necessario aggiornare i dati catastali presso l’Agenzia delle Entrate. Questa operazione è obbligatoria per garantire la conformità tra lo stato reale dell’immobile e la banca dati catastale.
Il frazionamento unità immobiliare prevede la suddivisione della particella catastale esistente e la creazione di nuovi subalterni. Secondo le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate, l’aggiornamento si effettua tramite la presentazione di una variazione catastale con il software DOCFA (Documenti Catasto Fabbricati), in conformità con la Circolare 2/E del 1° febbraio 2016 dell’Agenzia delle Entrate.
La pratica DOCFA per il frazionamento deve contenere:
Una volta compilata la pratica, questa viene trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate, che provvede alla verifica e all’accettazione dell’aggiornamento.
Dopo il frazionamento unità immobiliare, uno degli aspetti fondamentali della variazione catastale è l’attribuzione dei nuovi subalterni. Ogni unità immobiliare registrata al Catasto Fabbricati deve essere identificata con un numero di subalterno univoco, che la distingue dalle altre unità appartenenti alla stessa particella catastale.
L’operazione di frazionamento comporta la soppressione del subalterno originario e la creazione di nuovi subalterni per le unità derivate.
Dopo l’approvazione della variazione catastale da parte dell’Agenzia delle Entrate, i nuovi subalterni verranno riportati nella visura catastale aggiornata, che conterrà:
È fondamentale verificare attentamente i dati della visura catastale post-frazionamento, poiché eventuali incongruenze potrebbero generare problemi nelle future compravendite o dichiarazioni fiscali. In caso di errori, il tecnico incaricato può presentare una correzione della planimetria o della rendita catastale attraverso una nuova istanza all’Agenzia delle Entrate.
A seguito del frazionamento unità immobiliare, la rendita catastale viene ricalcolata per ogni nuova unità creata, in conformità con il D.P.R. 138/1998. Questo aggiornamento influisce sulle imposte legate all’immobile, tra cui:
È consigliabile verificare l’impatto della nuova rendita catastale con un tecnico esperto, per evitare sorprese nelle dichiarazioni fiscali e nei tributi locali.
Il proprietario di un ampio appartamento di 150 mq a Milano, desiderava ottimizzare il suo investimento immobiliare. L’immobile era troppo grande per le sue esigenze, e la sua idea era quella di suddividerlo in due unità indipendenti: una da mettere in affitto e l’altra da utilizzare come residenza personale.
Dopo aver ottenuto l’approvazione comunale, si è rivolto a Catasto Semplice per gestire la pratica catastale in modo rapido e senza errori. Il nostro team ha provveduto a:
Grazie alla nostra assistenza, il proprietario ha ottenuto in breve tempo due nuove unità immobiliari regolarmente registrate al Catasto, pronte per essere messe a reddito. Il risultato? Ha raddoppiato il valore del suo investimento e, grazie al canone di locazione della seconda unità, ora ha un’entrata stabile che copre buona parte delle spese del suo appartamento.
Il frazionamento immobile è la suddivisione di un’unità immobiliare in due o più parti indipendenti, ognuna con un proprio subalterno catastale. È utile quando si vuole vendere, affittare o gestire separatamente le nuove unità. Dopo l’approvazione comunale, è obbligatorio aggiornare il Catasto per garantire la conformità con la normativa vigente.
Per il frazionamento unità immobiliare sono necessari: l’autorizzazione edilizia comunale, la planimetria aggiornata, la relazione tecnica del professionista e la pratica DOCFA per la variazione catastale. Questo processo permette di assegnare nuovi subalterni e aggiornare la rendita catastale.
La rendita catastale viene ricalcolata in base alla superficie e alla destinazione d’uso delle nuove unità. Questo può influenzare l’IMU e altre imposte, ma con una corretta gestione è possibile ottimizzare il carico fiscale e aumentare il valore dell’immobile.
Le tempistiche sono veloci. La pratica viene presentata telematicamente all’Agenzia delle Entrate e, se completa, viene approvata rapidamente. Affidarsi a professionisti esperti riduce il rischio di ritardi.
Sì, dopo il frazionamento immobile potrebbero variare le tabelle millesimali e le spese condominiali. In alcuni casi, è necessaria l’approvazione dell’assemblea condominiale per aggiornare i millesimi in base alle nuove unità immobiliari.